Si considera un solido omogeneo soggetto ad azioni variabili staticamente, in regime di piccole deformazioni; si assume che il comportamento del materiale sia descritto da una legge incrementalmente bilineare, genericamente non associata. Le condizioni di localizzazione delle deformazioni vengono risolte analiticamente facendo uso di un metodo geometrico. Si ottengono le espressioni dei moduli di incrudimento critici, i loro domini di validità e la forma della discontinuità delle velocità di deformazione. Tali risultati ed in particolare il ruolo della non associatività sia volumetrica che deviatorica sono poi discussi con riferimento ad un modello elastoplastico per materiali lapidei.