Sono state prese in esame, quattro popolazioni di amebe di acqua dolce: Mayorella spumosa di pianura selvatica, M. spumosa di pianura in coltura da decine di anni, M. spumosa di montagna (1.800 m) e M. lyncaea raccolta in Uganda. Le amebe dei differenti biotopi sono state acclimatate a differenti temperature: 4°C, 10°C, 18°C, 25°C e poi si è calcolato (in ore) il differente tasso di riproduzione dei 16 allevamenti, nelle differenti stagioni dell'anno, per vedere fino a che punto origine, stagione e temperatura interferissero. La provenienza della popolazione si fa sentire e anche la stagione ha la sua influenza. Questi due fattori influenzano la velocità di riproduzione alle differenti temperature. Le temperature in alcuni casi appaiono limitanti; tutti i ceppi risentono le basse temperature molto di più in autunno che in inverno. Le due popolazioni di pianura selvatica e di allevamento in laboratorio appaiono comportarsi in maniera molto simile. La popolazione di montagna in autunno mal tollera i 25°C e a 4°C non è più in grado di riprodursi. Anche M. lyncaea ha un limite di tolleranza ristretto in autunno e, a 25°C, solo in inverno riesce ad aumentare il ritmo riproduttivo. Le amebe di tutte le popolazioni appaiono possedere un caratteristico ritmo di riproduzione corrispondente anche alle differenti stagioni e questo ritmo sembra fissato nel loro patrimonio ereditario.