bdim: Biblioteca Digitale Italiana di Matematica

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Referenza completa

Rossi, Loreto and Calow, Peter:
Role of macroinvertebrates and microfungi in the transfer of $^{32}P$ along detritus food chains in rivers
Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali. Rendiconti Serie 8 77 (1984), fasc. n.1-2, p. 53-57, (English)
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Sunto

Viene descritto l'uso di un isotopo del fosforo $^{32}P$ per lo studio di trasferimenti di questo elemento lungo le catene alimentari a base detrito, costituite da microfunghi, detritivori e loro predatori invertebrati. Il nostro scopo non era solo quello di usare il $^{32}P$ come tracciante per capire la dinamica del fosforo ma anche considerare il ruolo dei microfunghi, dei detritivori e dei predatori nella ciclizzazione del radioisotopo. Gli esperimenti sono stati condotti in situ, in un fiume scozzese (River Kelvin, Glasgow). Sacchi di rete plastificata (maglia = 0.1 mm) sono stati usati per manipolare la comunità in studio. Cinque pacchi di foglie di ontano, ciascuno inoculato con una singola specie fungina, sono stati introdotti in ogni sacco ma uno solo dei pacchi era inoculato con un fungo marcato per ciascun sacco. I sacchi, preparati in coppie, furono riempiti con materiale marcescente e la naturale fauna associata. Da un sacco di ogni coppia furono però esclusi i predatori (Tricladida e Hirudinea). Ogni prova sperimentale consisteva quindi, di 10 sacchi. 5 per avere tutti i funghi marcati per 2 per avere assenza e presenza di predatori. Dopo 7 gg. di permanenza nel fiume, fu determinata l'attività del $^{32}P$ negli animali colonizzatori dei pacchi e nei pacchi stessi, tramite la tecnica di scintillazione su liquido. I risultati ottenuti mostrano ruoli differenti tra i vari microfunghi per il trasferimento del $^{32}P$ ai livelli trofici successivi e ciò sembra strettamente collegato alle nicchie trofiche dei detritivori. Inoltre, le vie ed i tassi di trasferimento del $^{32}P$ risultano modificati dalla predazione. Questa appare molto importante nel mediare la coesistenza dei detritivori attraverso la riduzione delle reciproche sovrapposizioni.
Referenze Bibliografiche
[1] F.F. HOOPER and L.S. MORRIS (1982) - «Ecology», 63, 1141.
[2] L. ROSSI (1984) - «Oikos», 43, 1114-1122.
[3] L. ROSSI, A. BASSET and L. NOBILE (1983) - «Evolution», 37, 810-820.
[4] R.G. WIEGERT, E.P. ODUM and J.H. SCHNELL (1967) - «Ecology», 48, 363-382.
[5] S.A. LEVIN (1970) - «Amer. Natur.», 104, 413-423.

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