bdim: Biblioteca Digitale Italiana di Matematica

Un progetto SIMAI e UMI

Referenza completa

Bindoli, Alberto and Siliprandi, Noris and Toninello, Antonio:
Factors affecting the pathway of glutamate oxidation in rat kidney mitochondria
Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali. Rendiconti Serie 8 56 (1974), fasc. n.4, p. 599-607, (English)
pdf, djvu.

Sunto

In presenza di dinitrofenolo ed oligomicina il glutammato non viene ossidato dai mitocondri di rene a meno che non venga aggiunto preliminarmente ADP al mezzo di incubazione. Quando l'ADP viene aggiunto dopo il disaccoppiamento non si ha alcuna ossidazione a meno che non si aggiunga ossaloacetato. La necessaria presenza di ADP viene spiegata dalla necessità di una continua disponibilità di GDP per alimentare la fosforilazione a livello di substrato tramite la reazione fosfotransferasica GTP $\to$ ADP. La necessità di ossaloacetato è spiegata dalla rapida deplezione di ossaloacetato endogeno indotta dal disaccoppiante. Si è osservato che l'attività della glutammato deidrogenasi dei mitocondri di rene è controllata dalla quantità di GTP. Infatti il tellurito, che inibisce la $\alpha$—chetoglutarato deidrogenasi, e quindi la formazione di GTP, stimola fortemente la formazione di ammoniaca dal glutammato. Si conclude che la ossidazione del glutammato da parte dei mitocondri di rene è controllata sia dalla disponibilità di ossaloacetato che dalla concentrazione intramitocondriale di GTP.
Referenze Bibliografiche
[1] DE HAAN E. J., TAGER J. M. and SLATER E. C. (1967) - «Biochim. Biophys. Acta», 131, 14-28.
[2] BORST P. (1962) - «Biochim. Biophys. Acta», 57, 256-269.
[3] CROMPTON M. and CHAPPEL J. B. (1973) - «Biochem. J.», 132, 35-46.
[4] SCHNEIDER W. C. and HOGEBOOM H. G. (1950) - «J. Biol. Chem. Chem.», 183, 123-128.
[5] GORNALL A. G., BARDAWILL C. J. and DAVID M. M. (1949) - «J. Biol. Chem.», 177, 751-766.
[6] HOHORST H. J. and REIM M. (1965) - In Methods of Enzymatic Analysis (Bergmeyer H. U., ed.), pp. 335-339, Verlag Chemie, Weinheim.
[7] PFLEIDERER G., GRÜBER W. and WIELAND TH. (1955) - «Biochem. Z.», 326, 446-450.
[8] KIRSTEN E., GERIZ C. and KIRSTEN R. (1963) - «Biochem. Z.», 337, 312-319.
[9] STEINER D. F. and WILLIAMS R. H. (1959) - «J. Biol. Chem.», 234, 1342-1346.
[10] CIOTTI M. M. and KAPLAN N. O. (1957) - Methods in Enzymology, vol. III, 896, Academic Press, New York.
[11] SALLIS J. D., DE LUCA H. F. and MARTIN D. L. (1965) - «J. Biol. Chem.», 240, 2229-2233.
[12] SILIPRANDI D., DE MEIO R. H., TONINELLO A. and ZOCCARATO F. (1971) - «Biochem. Biophys. Res. Comm.», 45, 1071-1075.
[13] SILIPRANDI D., SCUTARI G., TONINELLO A., ZOCCARATO F. and SILIPRANDI N. (1973) - In Mechanisms in Bioenergetics (Azzone G. F., Ernster L., Papa S., Quagliariello E. and Siliprandi N., eds.), pp. 499-511, Academic Press, New York.
[14] FRIEDEN C. (1962) - «Biochim. Biophys. Acta», 59, 484-486.
[15] PAPA S., TAGER J. M., FRANCAVILLA A., DE HAAN E. J. and QUAGLIARIELLO E. (1967) - «Biochim. Biophys. Acta», 131, 14-18.
[16] LA NOUE K. F., WALAJTYS E. J. and WILLIAMSON J. R. (1973) - 248, 7171-7183.

La collezione può essere raggiunta anche a partire da EuDML, la biblioteca digitale matematica europea, e da mini-DML, il progetto mini-DML sviluppato e mantenuto dalla cellula Math-Doc di Grenoble.

Per suggerimenti o per segnalare eventuali errori, scrivete a

logo MBACCon il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali