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Referenza completa

Schreiber, Bruno:
Essay of a method of absolute dating of the coastal marine sediments by means of the vertical distribution of the fallout radionuclides
Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali. Rendiconti Serie 8 45 (1968), fasc. n.6, p. 515-521, (English)
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Sunto

La grande discontinuità nella ricaduta radioattiva dovuta alle esplosioni nucleari effettuate nell'atmosfera dal 1958 al 1961 ci ha indotti a pensare di poter utilizzare tale fatto per un tentativo di datazione assoluta dei sedimenti marini costieri. L'osservazione di base dalla quale siamo partiti è che la misura dell'attività beta totale in sezioni successive di carote di sedimento marino (La Spezia) denotava sempre la massima intensità nei primissimi strati, mentre in quelli successivi si aveva una rapida caduta. Lo studio radiochimico ha dimostrato che i primi strati di sedimento marino costiero contengono i radionuclidi del fallout come Sr90, Cs137, Ce144, Pm147, Eu155, Sb125, insieme a quelli naturali come K, Ra, U, Th; gli strati sottostanti contengono solo radioattività naturale. Inoltre da ricerche di laboratorio circa il comportamento dei suddetti radionuclidi è emerso che, mentre Sr90 e Cs137 diffondono lungo la colonna del sedimento, Ce144, Pm147, Eu155 restano fissati stabilmente all'argilla dello strato in cui si trovano e non diffondono. Sulla base di tali reperti e dal parallelismo esistente tra l'andamento delle ricadute radioattive e quello della radioattività nei sedimenti da noi considerati è possibile dare i seguenti valori approssimati per la velocità di sedimentazione: 1cm/anno per la platea continentale del Mar Ligure (La Spezia). 2cm/anno per il fondo dell'Alto Adriatico vicino al delta del Po.
Referenze Bibliografiche
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