bdim: Biblioteca Digitale Italiana di Matematica

Un progetto SIMAI e UMI

Referenza completa

Catastini, Laura:
Il giardino di Desargues
Bollettino dell'Unione Matematica Italiana Serie 8 7-A (2004) —La Matematica nella Società e nella Cultura, fasc. n.2, p. 321-345, Unione Mastematica Italiana (Italian)
pdf (443 Kb), djvu (240 Kb). | MR2097991 | Zbl 1192.01004

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In questo lavoro viene proposta una diversa lettura del linguaggio inconsueto del Brouillon Projet di Desargues. Esso deriva principalmente dall’esigenza di creare una nuova gestalt con cui guardare le figure classiche da cui l’autore parte per proporre un nuovo ambiente geometrico che comprenda l’infinito attuale e nuovi oggetti geometrici con alcune loro parti all’infinito. Mostriamo come i dinamici termini metaforici che Desargues propone muovono il pensiero visivo nella produzione di nuovi concetti, quale quello di involuzione, e di nuovi teoremi.
Referenze Bibliografiche
[1] N. POUDRA, Oeuvres de Desargues réunies et analysées, 2 Volumi , Paris, 1864.
[2] R. TATON, L’oeuvre mathématique de G. Desargues, Presses Universitaires de France, 1951 (seconda edizione rivista 1981)
[3] J. V. FIELD - J. J. GRAY, The Geometrical Work of Girard Desargues, Springer-Verlag, 1987. | Zbl 0607.01026
[4] J. P. LE GOFF, Desargues et la naissance de la géométrie projective in J. Dhombres et J. Sakarovitch, Desargues en son temps, Libraire scientifique A. Blanchard, 1994.
[5] J. FIELD, Linear perspective and the projective geometry of Girard Desargues, Nuncius An. Storia Sci., 2 (1987), 3-40.
[6] F. ENRIQUES, Lezioni di geometria proiettiva, Zanichelli, 1904. | Zbl 35.0532.03
[7] B. PASCAL, Oeuvres complètes, par J. Chevalier, 1954, Pleiade.
[8] J. V. PONCELET, Traité des propriétés projectives des figures, Paris, 1865. | MR 2077297
[9] MENELAO, Sphaericorum, Traduzione dall’arabo in latino di Halley, Sumptibus Academicis, 1758.
[10] PTOLEMY, Almagest, a cura di G. J. Toomer, Duckworth, 1984.
[11] FIBONACCI, Scritti di Leonardo Pisano, pubblicati da B. Buoncompagni, Roma 1862.

La collezione può essere raggiunta anche a partire da EuDML, la biblioteca digitale matematica europea, e da mini-DML, il progetto mini-DML sviluppato e mantenuto dalla cellula Math-Doc di Grenoble.

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